Australia 10-30 Settembre 2010

La vita l’ho sempre amata come un viaggio! Il tempo di preparare due cose, una borsa e via. Ogni giorno, tutto sommato, è un tassello del grande viaggio. Gli attimi sembrano veloci come il movimento degli atomi, eppure uno vicino all’altro compongono il tempo dell’esistenza.

Ho vissuto momenti belli nella terra lontana, qual è l’Australia! Non t’accorgi con l’aereo, quanta cielo hai toccato, sembri viaggiare sul piano di un grande atlante. Invece stai circumnavigando! Quasi un girotondo attorno a questo mondo. Passi sopra a terre che ti sembrano lontane, per cultura, tradizioni, religione.

E lì sbarchi nella terra quasi più lontana, e ti ritrovi per incanto nell’Italia più Italia! Non intaccata da personalismi o divisioni, ma l’anima greco-latina dell’agape e dell’amicizia è rimasta intatta, negli anni, nelle generazioni. E’ uno dei tesori più preziosi che i nostri migranti hanno messo via, un giorno, tra le cose da portare in valigia.

E così, viaggiando tra città e distese di terra e mare, ho incontrato tanti e tanti paesani. E poi anche qualcuno della nostra vallata, di Solagna, di San Nazario. Una gioia e un’emozione. In questo viaggio della vita, ho accompagnato mio padre a rivisitare i luoghi dove lui ha fatto l’emigrante negli anni cinquanta. Siamo saliti perfino, appena fuori Melbourne, sulle montagne verdi a cercare le grandi dighe dove lui ha lavorato, accanto a slavi, polacchi e tante figli di altre nazioni. Di più. Abbiamo cercato in questo viaggio della memoria anche le tracce di suo padre, emigrante dal ’27 al ’49, nei pressi di Sydney. Trovata la via, e l’ufficio postale da dove lui spediva per casa qualche lettera, abbiamo scattato una foto sotto il cartello Balaklava Road, e ci sembrava di aver quasi chiuso un cerchio! Forse solo una sensazione, chissà! Sono passati in un attimo gli anni che ci separavano da quell’esperienza umana, simile a tante, ma forte di storie vere presenti lì sotto quell’insegna, più vecchia di noi! Che bella la vita! Quando riesci a guardare oltre gli anni, e fermare gli attimi, sembra che ciò che è storia ti passi vicino come un autobus da prendere. E gustarli questi momenti è stato importante, anche con una foto soltanto, fatta lì, in quel posto dove tutto è cambiato, ma dove tutti i tuoi giorni si sono riempiti di quell’aria, di quegli alberi, di quei racconti arrivati via lettera, fatti di fatiche, di sudore e di tanta nostalgia.

Sydney, Wollongong, Camberra, Brisbane, Adelaide, Melbourne, Geelong. E quanti piccolo paesi toccati con lo sguardo e l’anima. Quanti nomi e storie porto nel cuore, di gente e ancora gente incontrata. Bellissima l’accoglienza dei padri scalabriniani e salesiani, per non parlare poi dei giorni vissuti a Camberra con Mons. Lazzarotto. Di inglese ne abbiam fatto poco uso, di italiano un po’, ma soprattutto il nostro dialetto ha avuto la meglio e gran spazio. Ora lascio il posto a qualche foto, che raccontano la bellezza dei giorni e dei volti delle persone, possano infondervi la serenità di quegli attimi unici, oggi, nei miei ricordi e nel cuore.